I festeggiamenti per i 100 anni del Gruppo Trussardi hanno avuto inizio giorno 11 gennaio presso la Stazione Leopolda con una mostra d’arte contemporanea organizzata dalla Fondazione Trussardi, realizzata in collaborazione con la Fondazione Pitty Discovery, dal titolo “8 ½”.
Preso in prestito dal film di Fellini, volutamente dal sapore carnevalesco, la mostra ripercorre gli otto anni e mezzo di ricerca, produzione, mecenatismo della Fondazione Trussardi. 8 ½, vuole sottolineare il potere onirico e introspettivo di cui ogni arte è intrisa, così come nel film anche la mostra è un racconto per immagini, un susseguirsi continuo di flash back e di suggestioni, di ricordi.
Curata da Massimiliano Gioni è la prima collettiva della Fondazione con il coinvolgimento delle voci più autorevoli e interessanti del mondo dell’arte contemporanea internazionale. L’esposizione è aperta al pubblico dal 13 gennaio al 6 febbraio, tutti i giorni dalle 10:00 alle 20:00 con ingresso libero
Nella mostra si ammirano i progetti di 13 artisti: Darrel Almond, John Bock, Maurizio Cattelan, Tacita Dean, Micheal Elmgreen & Ingar Dragset, Peter Fischli, David Weiss, Urs Ficher, Martin Creed, Paul McCarthy, Paola Pivi, Anri Sala, Pawel Althamer. È parte della rassegna anche l’opera di Tino Sehgal, noto per le sue performance, dove i suoi attori si confondono tra il pubblico, per poi scioccarlo con qualche azione a sorpresa. Le opere sono collocate all’interno della imponente costruzione e dislocate nelle navate.

Martin Creed: “Everything is Going to be Alright”, neon bianco. Troneggia all’ingresso della facciata della Stazione Leopolda.
Elmgreen & Dragset: “Shout Cut” tecnica mista, Fiat Uno e roulotte. Metafora del turismo globale si presenta all’ingresso della mostra.
Pawel Althamer: “Balloon” nylon, poliestere, acrilico, corde, elio. Grande autoritratto a forma di pallone aereostatico, lungo oltre 20 metri, sovrasta la testa dei visitatori.
Fischili e Weiss: “Part of a film whit Rat and Bear”, lungometraggio surreale realizzato nel 2008 a Palazzo Litta dal duo svizzero.
Paul McCarthy: “Static (pink)”, silicone. Provocatoria rappreentazioe di George W. Bush.
Darren Almond: “If I Had You”, video installazione a 4 canali del 2003.
Urs Fischer: “House of Bread”, pane, legno, polistirolo, lampade. Una casa di pane dai toni fiabeschi.

John Bock: “Meechfieber”, film in 16 mm. Un mix di animali travestiti, danze, macchine irreali, davvero grottesco.
Anri Sala: “Long Sorrow”, film 16 mm. Video sul sassofonista Jemeel Mondooc.
Tacita Dean: “Day for Night”, film in 16 mm. Due film realizzati nello studio di Giorgio Morandi.

Maurizio Cattelan: “We”, struttura in fibra di vetro, gomma, legno ed abiti. Opera sul senso della fragilità della vita e riflessione sula morte. Ritrae se stesso in due fantocci stesi come se fossero corpi morti ma con gli occhi aperti.
Paola Pivi: “Senza titolo (zebre)” e “One love”, stampe fotografiche. Con le sue sculture costruisce un mondo contro natura dove tutto è governato dall’assurdo.
Tino Sehgal: “Selling out”, scultura vivente.
Foto: R. Nobrez