La sacca de Il Bisonte per Palazzo Strozzi e Natalia Goncharova

Caro Gentleman,
oggi mi piace raccontarti una esperienza davvero interessante che ho vissuto grazie al brand fiorentino Il Bisonte. Immagino tu lo conosca, ma ad ogni modo ti fornisco qualche informazione che ti tornerà utile. Marchio interamente made in Toscana, per essere più precisi made in Firenze, fondato nel 1970 da Wanny di Filippo, personaggio mezzo hippie mezzo gentleman, che trovi presente ad ogni edizione del Pitti Uomo. In Giappone è una vera star, hanno addirittura realizzato un suo manga!

Ma torniamo al prodotto. Il Bisonte realizza accessori in vacchetta, uomo e donna, conciata al vegetale con la peculiarità che con il tempo cambiano colore a seconda del vissuto, un oggetto che ti accompagna come un compagno fedele e si permea della tua storia. ! Ma torniamo al prodotto. Lo store di Firenze si trova nella centralissima via del Parione, adiacente alla più nota via Tornabuoni strada del lusso dove sono presenti i grandi brand internazionali. Arrivo alle ore 15:30 in questo “tempio dell’handmade”, ad accogliermi Chiara ed Axel ed il gentilissimo staff. Un pomeriggio particolare dedicato all’arte, all’artigianalità ed al biologico.

C’è l’artista Marianna Romani che immersa tra diversi colori e pennelli esegue live delle stupende decorazioni sugli accessori: dalle semplici iniziali a complesse composizioni di fiori e foglie. Ci sono le creazioni de Il Bisonte realizzate da artigiani locali con tecniche che richiedono tempo, passione e lavorazioni acquisite da tradizioni lontane nel tempo.

C’è infine un cocktail bio che delizia gli ospiti ed i clienti che non mancano di varcare la soglia per immergersi nella rilassante atmosfera.

Alle ore 17, insieme ad un gruppo di clienti, ci dirigiamo a Palazzo Strozzi, sede di grandi mostre di arte moderna e contemporanea come quella della Abramovic, che in questo periodo ospita le opere di [lead]null[/lead], pittrice, scenografa ed illustratrice dell’avanguardia russa.

Nel 2008 è nata una interessante partnership tra Fondazione Palazzo Strozzi e Il Bisonte che in occasione di ogni nuova mostra realizza una sacca che accompagna le famiglie ed i bambini alla scoperta delle opere in mostra. Una sacca creata ad hoc per far interagire contemporaneamente bambini, genitori ed arte. Risultato? Tutti si divertono, imparano ed escono fuori da Palazzo Strozzi con un “qualcosa in più”. Ve lo posso garantire perché nel percorso espositivo ho visto con i miei occhi bambini divertiti e intenti a disegnare, colorare, apprendere e gioire dell’arte.

La sacca si richiede, gratuitamente, all’ingresso e si restituisce all’uscita. Alcuni modelli sono creati appositamente per Palazzo Strozzi, altre sono reinterpretazioni di modelli iconici e riadattate al tema della mostra o ad un’opera simbolo della stessa. Ad esempio la sacca realizzata per la mostra “Nascita di una Nazione. Tra Guttuso, Fontana e Schifano” è una borsa in pelle bianca con cinghia e tracolla nere che si ispira ai “tagli” di Lucio Fontana.

Per la mostra di Natalia Goncharova la sacca si presenta in tela blu con manici in pelle e tasca sul davanti in vacchetta dipinta che riprende un dettaglio di un dipinto della pittrice: una carta da parati. Al suo interno una maschera bianca, colori, caleidoscopio, librino kit famiglie ed tanto altro.

Quello che trovo affascinante e che riempie di gioia è vedere i bambini al museo, ma soprattutto bambini che non si annoiano. Musei che diventano luoghi dove poter imparare divertendosi non è una cosa da poco! Questa sacca aiuta a raggiungere questo scopo, quindi non dimenticate di chiederla all’ingresso.

Il mio resoconto pomeridiano termina qui e…chissà che queste belle sacche de Il Bisonte un giorno non si possano anche acquistare, perché sono pregne e carichi di tanti segni: artigianalità, arte, saper fare e soprattutto di un valore che il mondo intero ci invidia e che dovrebbe essere già di per sé un marchio: il made in Italy.

sacca