Capita davvero a tutti, senza distinzione di sesso, di classe sociale, religione, professione. Chi di Noi non ha subito le pene e le afflizioni a seguito di una storia finita male? Purtroppo anche Noi siamo caduti in quello strano baratro infernale, in quel lungo e buio corridoio delle piaghe del cuore.
L’esperienza personale ed il soccorso approntato agli amici ed alle amiche bisognose mi ha fatto pensare a questa piccola guida, che naturalmente da consigli personali che possono essere condivisi ma anche ignorati. Ognuno di Noi, fortunatamente, reagisce in maniera differente al dolore.
Ma è pur vero, almeno dai racconti di questi anni, che ci sono delle dinamiche che si ripetono in ogni breve viaggio sentimentale. Quindi ecco alcuni consigli per Voi amici.
1) Premessa fondamentale.
La verità è che non gli piaci abbastanza”. Inutile girarci intorno se vieni lasciata/o mettiti in testa questa massima, perché se tu gli piacessi veramente e ti amasse come ti diceva di amarti non lo avrebbe mai fatto! Il vero amore vince qualsiasi ostacolo e ogni problema viene superato.
2) La persona che vi ha lasciato si trasforma da amato in un nemico/avversario.
E’ pur vero che chi è stato abbandonato continua ad essere innamorato, ma insieme all’amore ecco che cresce un sentimento ambiguo, una sorta di odio/amore che ci porta a strani pensieri dal sadico alla tortura. Chi non ha mai lanciato anatemi e scomuniche o augurato dalla semplice dissenteria ai casi più gravi di lunghe degenze ospedaliere?
3) Decide di parlarti per spiegartene i motivi.
Si agisce da persone mature e pronte a mettersi in discussione. Sono casi davvero rari questi, ma quando succedono, ben vengano! Io per esperienza preferisco non sentire nessuna motivazione; perché farsi del male sentendosi dire frasi fatte della serie: “Sei una persona stupenda, ma sei capitato nel momento sbagliato” o “Troverai qualcuno che saprà amarti come meriti” o “Tu sei troppo per me”. Queste frasi non meritano risposta, si può prendere però in contropiede il proprio avversario e con un sorriso smagliante rispondere: “hai ragione penso proprio di essere troppo per te, ora vado ho degli impegni pregressi ed irrinunciabili”. Sono certo che rimarrà distrutto e inizierà a porsi tante domandine nella sua testolina. Non facciamoci del male, se già soffriamo per questo distacco almeno salviamo il nostro orgoglio evitando queste frasi riparatorie che non servono a nulla e che minano indiscutibilmente alla nostra intelligenza.
4) Avete deciso di sentire il motivo per cui vi ha lasciato.
Ok, ognuno deve agire come si sente, avete deciso di ascoltarlo/a. Ma dopo cosa è cambiato? Niente. State ancora soffrendo ed in più in Noi è nata una cosina che si chiama senso di colpa, perché se ci ha lasciato la colpa è Nostra, siamo stai Noi a creare quel problema insormontabile! Ecco è riuscito nel suo intento. Ha rigirato la frittata. Dalla parte del torto ora vuole passare alla ragione. No amici, non lasciamo che ci facciano dell’altro male. Non ascoltate scuse e motivi. Facciamocene una ragione pensando a motivazioni del tipo: “Non sopportava il mio alito. I miei piedi puzzavano”. Vivremo per un po nel dubbio ma tanto quel dubbio resterà sempre, perché anche conoscendo il motivo del distacco nella nostra mente ci creeremo l’idea che quello è solo una scusa sciocca per non farci del male, ma che la vera motivazione è un’altra, che non ha avuto il coraggio di dirci per non farci soffrire. Quindi trascorreremo mesi e mesi alla ricerca della verità. Valeva quindi la pena di ascoltarlo? No, decisamente no.
4) La pausa di riflessione.
Un must per chi ha già deciso di chiudere una storia e di iniziarne altra con un nuovo partner. Non lasciatevi ingannare in amore non esiste pausa, per il semplice fatto che il cuore non smette mai di battere ogni giorno, se dovesse accadere cesserebbe di vivere. La pausa di riflessione viene utilizzata per mettere in standby l’amato e da l’opportunità di guardarsi per bene intorno. Se non si trova nulla di interessante e di gradimento ci siamo sempre Noi come ruota di scorta, Noi che stiamo li ad attenderlo, Noi che pigiamo ogni 10 minuti il tasto del cellulare per illuminare il display perché viviamo con l’ansia di non aver sentito il bip che annuncia i suo prezioso sms o squillo. Poverino non possiamo farlo aspettare, è già confuso, non sa cosa fare di Noi se tenerci o buttarci via come una sigaretta nel water! Se avete notato nei periodi di riflessione c’è la moda dello squillo, il confuso non chiama mai. Mica scemo. Perché spendere denaro in telefonate per Noi che siamo sull’orlo del burrone, basta un suo squillo e Noi richiamiamo subito. Se riuscissimo a non farlo forse qualche piccolo dubbio potrebbe anche nascere in lui. Occorre forza di volontà, legatevi le mani, non ricaricate il cellulare, strusciate un peperoncino sulla tastiera, insomma trovate un metodo per allontanare quel piccolo tentatore parlante, ricorrete a tutto tranne a tagliarvi le mani!
5) Restiamo amici.
In una relazione a decidere è sempre una sola persona, l’altra aspetta tutto il tempo il verdetto finale. E’ andata, ha deciso che la storia è finita. Per indorare la pillola e per evitare che in chi lascia possano nascere rimorsi di coscienza si adotta questa strana pratica che inizia con una frase da manuale: “Ti voglio troppo bene, mi dispiace perderti ti va di restare amici”?  Se siete in grado di farlo rispondete a questa immane offesa con una sonora pernacchia, non sarà chic ma che importa, otterrete un piacevole risultato. “Amici? Tesoro mi sai che ti stai confondendo. Amici lo dirai a tua sorella e non a me”! Mai accettare questa proposta: amicizia ed amore sono due sentimenti differenti, una persona che ci ha amato non potrà mai essere, almeno all’inizio, un nostro amico. Se lui/lei ci riesce vuol dire che allora non vi ha mai amato. Dite di no all’amicizia, almeno il partner capirà che il Nostro sentimento era davvero amore a differenza del suo. L’amicizia che ci propongono è una sorta di amore affievolito che non si può accettare perché Noi amiamo. La richiesta di amicizia in molto casi ha uno scopo subdolo, quello di non perdere eventuali situazioni di comodo e vantaggi che ha acquisito tramite Noi. E’ triste a dirlo ma purtroppo succede spesso, riescono a rinunciare facilmente a Noi ma non a quello che è collegato alla Nostra vita.
6) Il numero di telefono.
Ora siamo di nuovo single. Esistono dei passi semplici ma fondamentali da compiere.  Prima cosa da fare è quella di cancellare il suo numero dalla Nostra rubrica del cellulare, sempre che non lo abbiamo memorizzato nella nostra mente! Lo so è difficile, da la sensazione di perderlo ancora di più. Ma riflettiamoci bene; ci ha lasciato per sua decisione, non siamo Noi a perderlo è lui/lei che non vuole più saperne di Noi. Se non riusciamo proprio in questa azione, almeno cancelliamolo dalla rubrica e scriviamo il numero su una agenda. Così facendo allontaneremo da Noi la malsana idea di mandare sms inutili, squilli o effettuare telefonate anonime solo per sentire il suo “Pronto”. La bolletta del telefono ci ringrazierà per questa nostra eccezionale idea.
7) Contatto facebook.
Secondo passo: eliminarlo subito dagli amici di facebook. Il social network può fare davvero molto male nelle storie d’amore, si corrono rischi enormi che minano alla Nostra integrità psichica. Noi abbandonati inizieremo a postare in bacheca commenti, musiche, frasi che hanno come leit motive l’amore. I Nostri poveri amici dovranno sorbirsi le nostre elucubrazioni tipo: cos’è l’amore;  il vero amore non esiste; la vita è difficile; non posso vivere senza lui.
Ascolteranno impassibili i video da Noi postati con il repertorio delle musiche più malinconiche della storia, perché quando si sta male non si ascolta mai una musica allegra, inizia la fase del flagellamento con melodie strazianti. Evergreen: “Maledetta primavera, Dimmi che non vuoi morire, Se telefonando, L’amore disperato, Novembre, I dubbi dell’amore, Gli uomini non cambiano”. 
Il nostro ex chissà cosa scrive in bacheca? Staremo tutto il giorno a controllare ed analizzare ogni parola postata, anche la più semplice, perché la Nostra mente sa bene che dietro quella parola si nasconde dell’altro. A Noi non ci inganna, lo conosciamo bene, dietro un semplice “buongiorno amici”, si nasconde il suo intento di riallacciare un dialogo con Noi, quel buongiorno è scritto solo per Noi e per nessun altro.!
Ragazzi siamo entrati nella fase psyco. Ecco il rischio che corriamo mantenendo il suo contatto, effetto incomprensione. Cancellare subito. Una volta compiuto questo passo evitiamo di domandare agli amici comuni di spiare la sua bacheca e riferirci cosa scrive, se ha aggiunto nuovi amici e tutte quelle cosine che servono solo a lambiccarci il cervello. Ogni sua frase, ogni sua nuova foto inserita ci darà una visione della sua vita distorta. Già facebook normalmente ha l’effetto di far vedere belle cose semplici ed ordinarie, figuriamoci in questa situazione cosa non riesce a creare il nostro subconscio.  La sua ci sembrerà una vita allegra, spensierata, la nostra sfigata e piena di angoscia. No non è affatto così. Siamo Noi che ci siamo sbarazzati di un peso inutile che all’inizio poteva anche piacerci, ma se non ci ama a cosa ci sarebbe servito? Solo a soffrire. Ora ci si offre l’opportunità di conoscere forse la persona giusta, lui era sicuramente quella sbagliata, questo è un dato ineccepibile.
8) Gli amici.
Una persona che entra nella nostra vita si insidia come un serpente velenoso anche in quella dei nostri amici In un istante, quasi per diritto acquisito, i nostri amici divengono anche i suoi. No. “Punto primo caro ex, mettiti in testa che i miei amici, quelli veri, sono miei amici e per te sono solo conoscenti, anzi rassegnati al fatto che non sono proprio niente per te. Non farti strane idee su feste e telefonate, pensi che non vengano a riferirmelo”? Finita la storia l’ex dovrebbe anche avere la dignità, ma spesso non accade, di non disturbare più i nostri amici. Così come ha voluto sbarazzarsi di Noi ora la stessa sorte spetta anche a lui ed i nostri amici saranno dalla nostra parte. In caso contrario questi giuda vanno puniti con la stessa moneta. Devo ammettere che questa è una delle cose che personalmente mi fa infuriare ed urta i nervi. Nel caso il soggetto sia duro di comprendonio, anche se non è molto elegante, meglio comunicargli senza remore di tenersi alla dovuta distanza. Lui potrebbe interpretarla come un nostro modo di vendetta perché ci ha lasciati. Facciamolo vivere in questo suo errore mentale, l’importante è raggiungere il Nostro obbiettivo e stare bene con Noi stessi.
9) I nostri posti abituali.
Per un po di tempo evitiamo di recarci in ristoranti, alberghi, pizzerie o luoghi di vacanza dove siete andati insieme. Perché è impossibile che la malinconia non ci assalga. La sua presenza/assenza sarà quasi soffocante. Cambiare posti è un tocca sana, ci aiuterà a scoprire cose nuove ed anche a conoscere gente di giri diversi. Dal canto suo il nostro ex partner dovrebbe avere l’intelligenza di non frequentare posti che gli abbiamo fatto conoscere Noi, nonché evitare di sfruttare le nostre conoscenze per fini personali, ad esempio nei negozi dove noi siamo conosciuti ed in cui abbiamo un trattamento riservato. “Caro ex lasciandomi devi cancellare anche tutto quello che appartiene alla mia vita quotidiana, riprendi il tuo cammino che seguivi abitualmente prima di conoscermi”. Anche in questo caso io sono del parere che se la cosa ci urta meglio comunicarglielo senza mezzi termini.
10) Shopping e nutella.
Dopo una prima fase in cui l’occupazione principale è ricordare il passato, piangere, riguardare le foto, chiedersi che cosa c’è in Noi che non va, una distrazione ce la offre il caro ed amato shopping. Non occorre andare in negozi lussuosi o boutique, l’importante e uscire fuori di casa ed acquistare qualsiasi oggetto possa appagarci. La sera a casa ricordiamoci di tenere sempre con Noi l’amata nutella, compagna silenziosa ed appagante di tante serate di solitudine davanti al pc o al televisore. Non facciamone abuso, io una volta ne ho ingurgitato un barattolo da 750 gr., il risultato è stato di aver avuto la bocca con un effetto “felpato”, ed una nausea per una settimana, oltre alle chissà quante calorie, cosa che però non conta quando si soffre.
11) Palestra.
Ecco un ottimo posto dove andare per svagarsi, fa bene al fisico ma anche alla mente. Poi in palestra senti i discorsi di tanta altra gente con i tuoi stessi problemi e capisci che non sei il solo sfigato, che capita a tutti, anche alle persone di cui non avresti mai sospettato. Serve anche come autostima ti accorgi che tutti siamo sulla stessa barca, non sei stato lasciato per motivi di rilevanza cosmica ma per il semplice fatto che non gli piacevi abbastanza.
A parole sembra davvero facile ma so bene invece che occorre davvero tanta forza. Confidarsi con gli amici può anche servire, così come chiedere i loro consigli. Alla fine però noi agiremo sempre secondo il nostro istinto, è giusto così, ma non lasciamo mai che nessuno ci consoli con la frase: “chiusa una porta si apre un portone”. “No amico caro, chiusa una porta rimani fuori o la sfondi per entrare”! Il trascorre del tempo può essere di aiuto, ma la memoria ed il ricordo sono sempre in agguato, quindi rimango dell’avviso che occorre fare leva sulla propria autostima per risalire la china.
Amici mi auguro ch questi consigli possano esservi d’aiuto, sono davvero pochi ma fondamentali per digerire questo duro colpo. Se avete altri rimedi da consigliarmi e consigliare agli altri non vi resta che scriverlo.
Dedico questo articolo a tutti i miei amori passati, con la consapevolezza di non avere rimpianti e che uno come me non lo troverete facilmente!