Napoli 13 maggio.
Oltre milleduecento persone, tra soci, invitati e regatanti, hanno affollato le terrazze del Circolo del Remo e della Vela Italia per la cena che ha preceduto la partenza della 57.ma regata lunga dei Tre Golfi. Venerdì notte, dopo primi piatti e dolci in banchina, i fuochi d’artificio hanno  ricordato ai più distratti che i velisti erano pronti alla partenza. Invece di percorrere le 170 miglia di navigazione sino a Punta Licosa, all’altezza di San Marco di Castellabate, i team toccheranno il terzo golfo, quello di Salerno, girando intorno ai Li Galli, mentre il periplo di Ponza rappresenterà il nuovo riferimento in quello di Gaeta. Il vento dunque il vero protagonista, come ogni anno, di questa prova che ha visto i regatanti lasciare lo specchio d’acqua di S. Lucia, illuminato a giorno dalle fotoelettriche, per cercare la “termica” sotto il costone di Monte di Procida per superare Ischia.  Il poco vento da sud ha così costretto l’intera flotta a raggiungere Ischia solo alle quattro del mattino, mentre le più veloci, tra le quali Aleph, il Frers di oltre 18 metri di Giorgio Ruffo e B2, il Vismara 54 piedi , sono arrivate a Ponza alle 16 di sabato quando il resto della flotta era ancora in vista di Ventotene, distanziata di oltre 20 migli. Le previsioni meteo, se non dovessero cambiare, consentirebbero un ritorno nel golfo, verso Capri, per i primi all’alba (domenica) e quindi un arrivo sul traguardo di Napoli intorno all’ora di pranzo di domenica.