08-10-2011 noi credevamo 020

Isabella ha due diplomi, uno di Maturità Magistrale, ottenuto da candidata esterna, e l’altro di Maturità Scientifica; una laurea in Ingegneria Chimica e un master in Materie Plastiche, conseguiti a Palermo. Il suo dubbio, prima di iscrivermi all’università, era se scegliere la facoltà di Lettere o quella d’Ingegneria, alla fine ha prevalso la curiosità verso il mondo che ci circonda, quello microscopico, e così si è iscritta a Ingegneria Nucleare per poi passare a Ingegneria Chimica. Nonostante diverse opportunità di lavoro nel campo strettamente ingegneristico, sfumate per motivi che imputa in parte e sicuramente al destino e in parte alla sua volontà, è stata risucchiata dal mondo dell’insegnamento. Ha iniziato ad insegnare per caso e alla fine, tra alti e bassi, è diventata la sua professione. L’insegnamento le ha permesso di conoscere qualcosa di diverso dal microcosmo, avendo l’opportunità di venire a contatto con i giovani in crescita, personalità mutevoli e diverse, un mondo che si può paragonare ad un macrocosmo pieno di sfaccettature e correlazioni in divenire. Oggi Insegna Chimica negli istituti d’istruzione superiore.

La passione per le letteratura è sempre presente ed ecco che Isabella pubblica “La rivincita degli sciocchi”. Il romanzo narra di una dittatura nella sua fase di declino, destinata a finire come tutti i regimi autoritari che nel proprio seno alimentano la propria fine, nutrendosi dello stesso male che provocano e perciò soggette a collassare in se stesse. La trama si sviluppa attorno alla fuga di tre donne che il destino fa incontrare e unire nella lotta per il bene comune. Hanno personalità diverse, ognuna incarna la forza nella propria fragilità di donna, schive all’uso di ogni forma di violenza che pure le soverchia. Il romanzo così, da semplice narrazione di fatti, si dipana in una complessa trattazione di tematiche diverse: l’amore filiale, l’amore come bene universale, il disprezzo della mediocrità umana e l’esaltazione dell’eroismo nelle piccole scelte di grande valore per il futuro del mondo, la forza nella cooperazione dei giusti e la debolezza nell’unione dei malvagi.

A cosa non rinunceresti mai?

“Mai all’amore, stranamente, visto che sono single, ma non è una contraddizione perché all’amore non ho mai rinunciato; se non è amore con la A maiuscola, preferisco stare da sola. Non saprei mai vivere ingannando i mie sentimenti o quelli degli altri anche perché, essendo molto schietta e diretta, non saprei mai mentire, soprattutto in amore”.

Qual è il tuo sogno?

“Posso definirmi una sognatrice, perciò ogni mio pensiero è un sogno. Vorrei che tutti parlassero lo stesso linguaggio di pace perché il mondo è di tutti e non ci dovrebbero essere guerre di spartizione. Molto spesso, in piccolo e in grande, è l’impossibilità a comunicare che allontana le persone. La comunicazione è una carta vincente sul piano dei rapporti interpersonali che può essere spesa per migliorare quello che c’è di sbagliato intorno a noi e come autrice di romanzi, il massimo per me sarebbe raggiungere, coi miei scritti, il maggior numero di persone perché ho questa voglia di far sapere quello che penso e soprattutto quello che penso sia giusto. I miei romanzi hanno molteplici tematiche, tutte intrecciate fra loro, ma il tema della libertà è sovrastante perché è il cardine sul quale ruota l’autodeterminazione di ogni essere vivente ed è la pietra d’appoggio sulla quale si costruisce l’intera esistenza dell’uomo e del mondo. I miei sogni sono sogni di libertà: di agire, di fare, di pensare, di costruire, di aiutare, di amare, di coinvolgere, di lavorare. Una libertà condivisa, non anarchia, per far sì che ognuno possa veramente dirsi libero. Questo è un passaggio fondamentale: chi vuole essere sul serio libero deve rispettare la libertà dell’altro altrimenti sarà solo schiavo dei suoi desideri e ruberà agli altri quello che non gli spetta, infrangendone i sogni”.

Scrivi un messaggio in bacheca.

“Lascia che i tuoi sogni facciano da volano a quelli degli altri e vedrai che il mondo sarà una giostra in continuo movimento come una rete di energia dove tutti i sogni sono punti nodali”.

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