La Via del Tè, nota azienda fiorentina, compie un importante traguardo: 60 anni. Per l’occasione sono stato invitato alla conferenza stampa di presentazione che si è svolta nella suggestiva location del ristorante La Leggenda dei Frati, da dove si gode di una impareggiabile vista della città.

Cocktail di benvenuto e brindisi di rito. Ad aprire i lavori Paolo Carrai che ha letto una commovente e vibrante lettera dei genitori non presenti all’evento. E’ stato lui a ripercorrere le tappe storiche dell’azienda. Era il 1961 quando Alfredo Carrai insieme alla moglie Amelia, detta Lalla, a­ffascinato dal mondo del tè si lancia in una nuova avventura abbandonando il proprio lavoro legato invece al mondo del caffè e della torrefazione. Una scelta non semplice ma che in breve tempo si dimostra vincente e con grandi risultati in una Italia da ricostruire, una nazione ancora scossa dalle ferite del dopoguerra, ed in aggiunta per una bevanda antica ma poco apprezzata nel nostro paese. Un bussiness family che sa guardare oltre ed intraprendere ed affrontare sfide complesse. I sei figli (Paolo, Leonardo, Valentino, Giulia, Regina, Anna), lavorano tutti in azienda, cresciuti da genitori, ancora oggi operativi, che hanno sempre improntato il lavoro sul rispetto e su un principio fondamentale: libertà.

Famiglia Carrai

La Famiglia Carrai è riuscita a divulgare la cultura di questa bevanda in un paese abituato per lo più al consumo di tè in “bustina”, introducendo sul mercato tè completamente sconosciuti – Oolong, bianchi, verdi pregiati dalla Cina – e specializzandosi nell’importazione e distribuzione del tè a foglia intera. E’ stato Alfredo per primo ad importare in Italia i tè verdi dal Giappone, come il tè Gyokuro, il Sencha e il Matcha.

In occasione dei 60 anni il brand si è posto due obiettivi ambiziosi. Il primo è quello riuscire a creare una miscela di tè tutta italiana. Ce lo racconta Regina Carrai durante la conferenza stampa.

Regina Carrai

Allo scopo è nata una partnership con la piantagione di Premosello in Val d’Ossola, vivaisti che vantano una lunga tradizione sulla cultura delle camelie.  E’ una zona particolare bagnata dal fiume Toce, uno degli immissari del lago Maggiore. Qui il clima è adatto alla coltivazione del tè perché c’è l’influenza del lago che addolcisce ma nello stesso tempo è circondato da montagne, un clima mite ma con degli aspetti da montagna, in più piove spesso. Le cultivar utilizzate sono quelle di Turkia rize, li crescono meravigliosamente. La Via del Tè ha scelto un tè verde perché molto più apprezzato dai consumatori e perché più affine alla nostra sensibilità ed alle nuance che offre. Perché comprare un tè italiano? Semplice, perché ha un terroir che lo rende specifico, inoltre un tè italiano significa meno trasporti, meno problemi, più controlli sulla filiera, in più un vanto per un’azienda italiana di tè ad avere la propria piantagione. La sfida dell’azienda sarà mettere a regime la piantagione per avere una produzione stabile, ed una quantità tale da essere commercializzata.

miscela ANNIVERSARIO

Per i 60 anni è stata creata la miscela ANNIVERSARIO, in 600 esemplari che non sarà messa in vendita ma regalata. Un tè verde al quale sono stati aggiunti solo ingredienti italiani: petali di rosa e scorza di bergamotto.

https://youtu.be/lrN-Ex42FSw
Regina Carrai spiega il progetto de il tè made in Italy

Il risultato è una miscela morbida con leggere note di castagna e… profumo di limone come omaggio ai fondatori, Alfredo ed Amelia, che nella casa di Firenze, in via San Leonardo, possedevano molti rigogliosi esemplari di questa pianta.

Anna Carrai

Veniamo al secondo obiettivo, anche questo non meno difficoltoso dell’altro. E’ il turno di Anna Carrai che si occupa della parte eco-sostenibile dell’azienda. Da subito sottolinea come ogni passo compiuto in questa direzione dalla Via del Tè non è per nulla banale, ma frutto di un grande studio a monte con test che possono durare anni. Ci racconta che molto spesso occorre costruire dei prototipi e vedere come si comportano, come possono interagire con le miscele. Le lattine utilizzate sono totalmente riciclabili o riutilizzabili, così come le confezioni regalo sono fatte con materiale al 90% riciclabile. Anche le shopping bag hanno un manico che sembra cotone mentre in realtà è carta intrecciata. In questa direzione green anche la scelta di sostituire negli imballaggi delle spedizioni il pluriball con la carta certificata FSC. Per una piccola azienda questi passaggi sono davvero importanti, il tutto è stato portato avanti senza aumentare il prezzo dei prodotti. A seguire degustazione della nuova miscela.

Oltre ai tre indirizzi fiorentini, La Via del Tè ha un punto vendita aperto a Torino e due a Milano. Come prossima apertura è prevista una nuova bandierina su Roma, in una zona centrale attigua a via Condotti. L’ultimo fatturato de La Via del Tè è di circa 6 milioni di euro, dove il 20% deriva dai mercati esteri: Stati Uniti, Francia, Germania, paesi Baltici, Azerbaijan, Kazakistan, Russia, Cina, Giappone.

Dopo la conferenza stampa siamo stati ospiti per un lunch stellato de La Leggenda dei Frati. Ogni piatto è stato proposto in abbinamento ad una miscela. Il carpaccio di barbabietola accompagnato da un tè verde Gyokuro Takumi

risotto cavolo rosso con il tè nero Earl Grey Imperiale

faraona con una tisana rosa canina e mirtillo

zuppa inglese con il tè verde “Il Segreto dei Medici”

anni
https://youtu.be/LAhQHJcghYI