KIMONO – Riflessi d’arte tra Giappone e Occidente” è il titolo della nuova mostra assolutamente da non perdere e da segnalare nella vostra agenda tra le cose da fare e vedere. Un’accurata selezione di opere ti aspetta presso l’affascinante Museo del Tessuto di Prato dal 29 aprile al 19 novembre. La mostra, che ha ottenuto il prestigioso patrocinio dell’Ambasciata del Giappone in Italia, esplora le contaminazioni creative e culturali – intervenute tra Europa e Giappone prevalentemente dalla fine dell’Ottocento alla prima metà del Novecento. Il percorso espositivo si sofferma soprattutto ad illustrare il processo definito da alcuni Occidentalismo, nell’ambito del quale anche l’oggetto più iconico della cultura del Sol Levante, il kimono, risente dell’influenza della cultura e dell’arte figurativa occidentale.


In esposizione dipinti, xilografie, cartoline d’epoca, stampe, tessuti e poi loro…cinquanta kimono maschili e femminili appartenenti all’esclusiva collezione privata di Lydia Manavello, tutti databili al primo e secondo quarto del Novecento, realizzati in seta operata, ricamata o stampata. Questa straordinaria rassegna di opere testimonia le contaminazioni artistiche e stilistiche verificatesi in quei decenni tra Oriente e Occidente, con particolare riferimento alle innovazioni formali delle avanguardie europee come Futurismo, Secessione e Cubismo che, agli inizi del Novecento, modificarono profondamente il linguaggio decorativo tradizionale giapponese.


KIMONO – Riflessi d’arte tra Giappone e Occidente nasce dalla collaborazione con il Museo della Moda e delle Arti Applicate di Gorizia, istituzione che per prima ha dato visibilità pubblica a questa pregevole collezione privata, realizzando nel 2018 una bellissima mostra.
La mostra ha ricevuto il sostegno del Comune di Prato, nonché dei soci sostenitori Estra spa, Fondazione Cassa di Risparmio di Prato e Saperi Srl.


IL PERCORSO
Il percorso si apre con una suggestiva animazione di due Nanban, ossia due coppie di paraventi istoriati a sei ante, realizzati da pittori di corte giapponesi alla fine del Cinquecento, che illustrano il primo contatto assoluto tra l’Occidente e il Giappone, avvenuto nel 1543 grazie allo sbarco di una flotta di navi portoghesi nell’arcipelago nipponico.
L’esposizione prosegue poi con la “seconda” scoperta del Giappone; siamo alla fine dell’Ottocento quando l’arte nipponica fa la sua dirompente comparsa sulla scena artistica europea dando luogo al fenomeno conosciuto come Giapponismo. Attraverso un secondo video suggestivo, i quadri degli Impressionisti e poi dei post- impressionisti come Van Gogh e Gauguin, dialogano idealmente con le stampe giapponesi di Hiroshige, Utamaro e Hokusai. In mostra il rarissimo Paris illustré. Le Japon del maggio 1886.


In mostra alcuni tessuti giapponesi dalle collezioni del Museo, come il tessuto ottocentesco in seta con motivo a foglie di bamboo applicato su carta di gelso e il tessuto del tardo periodo Edo sempre in seta e carta di gelso argentata con motivo di farfalle e libellule.
La moda occidentale affascinò in modo particolare la cultura nipponica, che in ambito tessile era legata a secolari rigide tradizioni sia tecniche che stilistiche. In mostra una ricca sezione di stampe, cartoline, riviste che ritraggono donne giapponesi vestite alla moda europea.
I meravigliosi kimono, vero fulcro della mostra, sfilano uno accanto all’altro nella suggestiva sala a capriate del Museo.
Dopo una prima introduzione sulle complesse e straordinarie tecniche tessili e decorative tradizionali (nishiki, yuzen, katagami, kasuri, shibori), i kimono sono esposti per isole tematiche, raggruppati per soggetti e motivi decorativi.


Un primo gruppo di kimono racconta come il tradizionale linguaggio decorativo e stilistico giapponese (tondi cinesi e chiave di Buddha, motivo dei ciliegi in fiore, motivo delle nuvole, motivo delle peonie solo per citarne alcuni) viene rivisitato alla luce degli influssi stilistici occidentali.
Un secondo nucleo, quasi tutti kimono da uomo, esprime il fascino per la modernità e il progresso attraverso l’introduzione di soggetti decorativi del tutto nuovi, come la nave, l’areoplano, lo sport. Da segnalare una curiosità: il Kimono da bambino con la stampa di Babbo Natale.


Il terzo e più cospicuo nucleo – e sicuramente il più affascinante – è il nucleo centrale che raggruppa ben 19 kimono degli inizi del Novecento. Oggetti unici, in seta operata, ricamata o stampata che testimoniano l’attrazione per le suggestioni stilistiche provenienti dalle avanguardie europee come Fauvismo, Secessione Viennese, Futurismo, Cubismo, Déco, che modificarono profondamente il linguaggio decorativo introducendo concetti come tridimensionalità, colori forti e violenti, forme astratte nel design tessile.
KIMONO. Riflessi d’arte tra Giappone e Occidente
29 aprile – 19 novembre 2023
Museo del Tessuto | Via Puccetti 3 Prato
Orario: 10-15 (da martedì a giovedì); 10-19 (venerdì, sabato) 15-19 (domenica) | Chiusa lunedì
Ingresso: 10; ridotto 8
info@museodeltessuto.it – www.museodeltessuto.it