L’associazione Le Mani di Napoli sceglie la kermesse del Pitti Uomo 103 per presentarsi alla stampa nazionale, e non, con la conferenza “Il Ruolo dei Maestri”, tenutasi giorno 11 gennaio presso la lounge Arbiter alle Costruzioni Lorenesi. Il perché di questa scelta? Intuibile. Quando dici eleganza maschile dici Napoli, quando dici moda maschile dici Firenze. Era ormai inevitabile, ed anche maturi i tempi, che le due città interagissero al fine di creare alleanze e sinergie per il futuro. Ricordiamo che le due città hanno legami storici importantissimi, primo fra tutti il fausto matrimonio tra Cosimo I (che diventerà il primo Granduca di Firenze) e l’aristocratica e raffinata Eleonora da Toledo figlia di Don Pedro, Viceré di Napoli. Donna coltissima e di grande potere, la prima first lady fiorentina della storia. Eleonora porta a Firenze una nuova ondata progressista: unica donna a dare consigli politici al marito, mangia al tavolo con lui, va a cavallo, ed educa le figlie femmine come i maschi.

Torniamo all’evento. Presenti Franz Botrè insieme al presidente dell’associazione, Giancarlo Maresca e al vicepresidente Damiano Annunziato, che hanno illustrato, al folto pubblico presente in sala, il percorso avviato dal consorzio che riunisce maestri artigiani di eccellenza della filiera moda maschile. Lo scopo principale di Le Mani di Napoli è tutelare, valorizzare e trasmettere il sapere di arti che rappresentano Napoli agli occhi del mondo, al pari, se non oltre a mio avviso, del Cristo Velato, dei presepi e della pizza. Presente il sindaco di Firenze, Dario Nardella (nativo di Torre del Greco) che ha parlato del “Patto di Toledo”, stipulato a settembre con il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, sottolineando la volontà di avviare un “sinergico scambio di progetti ed una condivisione di iniziative con la città di Napoli, non solo su arte, cultura e turismo, ma anche sulla moda”. Anche il sindaco Manfredi ha inviato un suo messaggio di saluto, in cui ha puntato l’attenzione proprio sull’importanza di rafforzare l’asse fra le due città, spingendo su una maggiore collaborazione fra Napoli e Firenze, con l’obiettivo di raggiungere un accordo globale condiviso. Durante l’evento è stato assegnato il premio alla carriera a Gennaro Solito, ritirato dal figlio Luigi, e ad Anna Mattuozzo. A Cesare Attolini e a Ciro Paone (Kiton) è stato dedicato, invece, un premio alla memoria, ritirato dai familiari.

Le Mani di Napoli

Per chi non conosce ancora questa associazione vi racconto in breve di cosa si tratta. Le Mani di Napoli promuove la sartoria e le altre arti legate al bel vestire. Attualmente i soci sono 26 maestri artigiani di eccellenza del settore moda suddivisi in sette Camere d’Arte: sartoria, calzoleria, pantaloni, camiceria, cravatteria, guanteria e oreficeria. E c’è anche una quota intellettuale, perché lo Statuto prevede che «Possono essere ammessi come soci anche operatori culturali che si siano distinti per conoscenza e promozione della tradizione artigianale napoletana». Ogni Camera studierà i criteri estetici e tecnici della tradizione della singola Arte, sui quali baserà un proprio Disciplinare di Produzione.

Gli associati di Le Mani di Napoli

Gala Dinner Le mani di Napoli

Alle 20:3o della stessa giornata si è una svolto il gala dinner dell’associazione presso la prestigiosa location del Golden View, dove con calici di champagne, accompagnati da un raffinato menù, si è brindato al futuro ed ai nuovi progetti di Le Mani di Napoli promotrice di bellezza e “del saper fare”.