“Fernanda Gattinoni. Moda e stelle ai tempi della Hollywood sul Tevere” ecco il titolo della mostra della storica maison italiana dell’haute couture ospitata nelle stanze del Museo Boncompagni Ludovisi.
Inaugurata il 28 gennaio dal sindaco di Roma, Gianni Alemanno, alla presenza della moglie del Presidente della Repubblica, Donna Clio Napolitano, e da Stefano Dominella, presidente della maison, racconta con 24 abiti, appartenuti o indossati dalle cinque grandi star del cinema, il periodo d’oro dell’atelier romano.
Fernanda Gattinoni, scomparsa nel 2002, annoverava tra le sue clienti, oltre a first ladies e ambasciatrici, da Evita Peron a Claire Boothe Luce, tante stelle del cinema quali Anouk Aimée, Audrey Hepburn, Ingrid Bergman, Lucia Bosé, Bette Davis, Marlene Dietrich, Rossella Falk, Gina Lollobrigida, Anna Magnani, Kim Novak, Lana Turner e Monica Vitti.

Il percorso si apre con gli abiti del guardaroba privato e i costumi di scena dei film “Europa 51” (1952) e “Fiore di Cactus” (1969) realizzati per Ingrid Bergman. Si prosegue con Lana Turner, cliente di Fernanda, quando giunse a Roma per interpretare “La fiamma e la carne” (1954). Sono poi presenti alcuni abiti della collezione “Casanova” (1958) appartenuti a Kim Novak e, infine, la collezione di tubini, chemisier e sottovesti, provenienti dal guardaroba personale di Anna Magnani. Una sala, detta del ballo, è dedicata ad Audrey Hepburn e ai costumi realizzati per il ruolo di Natasha nel “kolossal Guerra e pace” (1956) di King Vidor, per cui Fernanda ricevette la nomination all’Oscar e da cui nacque la linea di abiti in stile impero denominata “Natascia” (autunno-inverno 1955-56).
Oltre a costumi di scena e abiti di vita privata sono esposte una serie di fotografie che illustrano il rapporto tra la Fernanda e alcune stelle del cinema internazionale.

Le sale gremite di ospiti tra i quali: la cantante Arisa, Marisela Federici, Gugliemo Giovannelli Marconi, Giovanna Tomasi, Beppe Convertini. Inoltre presenti tanti fotografi, giornalisti e fashon blogger come le amiche Sandra e Sonia Rondini.
La mostra, curata da Sofia Gnoli, è promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna, con il patrocinio della Provincia di Roma, dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Roma e di AltaRoma. La retrospettiva, che ha avuto come prima sede i saloni dell’ istituto Italiano di Cultura a Parigi, verrà ospitata, nel corso dell’anno, anche a Modena, Berlino e Napoli.

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