La missione degli abiti non è soltanto quella di coprirci. Essi cambiano l’aspetto del mondo ai nostri occhi e cambiano noi agli occhi del mondo”. Si ispira a questa massima di Virginia Wolf la filosofia di stile di Capobianco, il brand che ha scelto come marchio identificativo lo scarabeo, simbolo di rinascita alla vita.
Per dare risalto alla naturalezza dei materiali utilizzati per i propri capi lo stand, presente in Fortezza, si ispira ad un rigoglioso orto biologico.
La collezione presentata punta in particolarmodo alla leggerezza scegliendo materiali quali la felpa, il piquet ed il filo di scozia.
Con la felpa nella versione “leggera”,  cioè senza garzatura ma con la presenza di lycra per mantenerne la morbidezza, è realizzata la “Field Jacket” o la tuta-easy dress, e con il piquet, nella sua variante “light”, la giacca destrutturata o la polo-camicia.
La reinterpretazione non riguarda però solo il “peso” dei materiali, ma anche l’aspetto, la sensazione al tatto e l’utilizzo. 
Ne è esempio il filo di scozia, la cui “classicità” viene attualizzata da un particolare trattamento che conferisce un aspetto “used” ma non lo priva della sua naturale lucentezza. 
La maggior parte dei capi sono sfoderati: ad eccezione del Blouson in nido d’ape e la Field Jacket in felpa light proposti con una fodera in misto lino.