Party a Palazzo Greco Stella a Lamezia Terme (Cz), situato in pieno centro storico a due passi dal Duomo, per la sua inaugurazione ufficiale, giorno 25 settembre, con tanto di vescovo e primo cittadino della città. Tantissimi gli ospiti intervenuti per festeggiare questa nuova realtà tra flute di bollicine, finger food d’autore e dress code “black tie” e dintorni con il precedente dilemma telefonico dei più: “ma tu come ti vesti?“.

L’edificio nasce alla fine del sec. XVIII, nella via che ospita anche il Palazzo Vescovile ed il Palazzo della Principal Corte (ricostruiti a seguito del devastante terremoto del 1783), dapprima residenza nobiliare della famiglia Fiore Serra e di seguito destinato a diverse funzioni tra cui liceo cittadino, caserma dei RR. Carabinieri e in ultimo come sede della polizia municipale.

Per lungo tempo abbandonato al suo destino, con conseguente decadenza della struttura, rinasce oggi a nuova vita grazie alla visione, ed anche un pò ad un sogno, di due imprenditori lametini Pietro Greco ed Elena Vera Stella. Nella vita marito e moglie, con due lavori completamenti differenti, finanza e moda, ma un unico obiettivo da raggiungere: creare qualcosa di unico in città e nella regione, per regalare non solo ai turisti, ma agli stessi cittadini, una esperienza di estetica e bellezza coniugando tradizione, arte, cibo, design ed ospitalità. Nasce così l’idea di Palazzo Greco Stella, un contenitore dove poter trovare tutto questo.

Ora vi spiego in che modo sono riusciti nell’impresa.

Tre lunghi anni di ristrutturazione hanno riportato in vita questo edificio abbandonato facendo nuovamente scorrere l’acqua dalla vecchia fontana, ubicata nella corte interna, dove troneggia una maschera apotropaica divenuta logo del Palazzo.

Al piano terra si trova l’Art Cafè, con il bartender Stefano Cosentino, e l’Aràma Bistrot con la proposta food curata da Luca Abruzzino. Curiosità: una cella, con tanto di grata ferro, custodisce pregiati vini e champagne per gli amanti del buon bere. Entrambi aperti al pubblico, e non solo agli ospiti del Palazzo, curati nei dettagli con arredi della maison Giorgetti ed illuminazione Flos. Infine uno Shop dove è possibile acquistare testi d’arte contemporanea ma anche oggetti di design, beauty e moda.

Si accede al primo piano attraverso una scalinata in cui è stato posizionato un grande arazzo fiammingo del sec. XVIII raffigurante la scena mitologica di Apollo e Dafne.

Al piano si trova uno spazio espositivo “Arte a Palazzo” dedicato all’arte moderna e contemporanea. In occasione dell’opening del Palazzo è stata inaugurata anche la mostra “Dal Surrealismo all’Arte Povera“, con l’ausilio di Spirale Milano e Giglio Art. Al suo interno opere di Salvador Dalì, in accordo con la Fondazione Dalì Universe, un gruppo di opere selezionate dal Fondatore della Fondazione VAF, Volker Feierabend, una terza sezione della mostra dedicata alla Pop Art raccontata attraverso gli esponenti più rappresentativi del movimento, Andy Warhol, Mimmo Rotella, Mario Schifano e Giosetta Fioroni. Infine una quarta sezione con gli artisti che hanno aderito al Movimento dell’Arte Povera: Giulio Paolini, Alighiero Boetti, Luciano Fabro, Mario Merz, Fausto Melotti provenienti dalla Collezione Christian Stein.


Sempre sullo stesso piano a breve aprirà il ristorante gourmet 1 Stella Michelin Abbruzzino. Attraverso altra rampa di scale si accede al Relais con le sue sei camere, ricavato nell’antica soffitta. Altra curiosità: il parquet presente in tutte le stanze è frutto del recupero e lavorazione delle antiche travi dei vecchi solai di quercia rosa.

Vi lascio alla ricca galleria fotografica dell’inaugurazione