capodanno

Ci siamo. Tra poche ore diremo addio al vecchio anno festeggiando l’ingresso del nuovo. Esistono una serie di usanze e tradizioni legate proprio a capodonno, a questo ultimo giorno, un sorta di “allontana sfiga”. Non ci credo? Nessuno lo ammetterà mai!

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Chiamala come vuoi: energia negativa, iettatura, malocchio, influssi maligni. Per porre rimedio a questi mali e come portafortuna esistono una serie di usanze, alcune di nuova creazione altre si perdono nel tempo, che tutti noi, chi più chi meno, anche involontariamente ormai è abituato a praticare.

Il Capodanno è per tradizione considerato il giorno di transizione, la notte in cui tutto è permesso ma soprattutto la serata che sarà il modello per le 364 successive. Ecco perché si mangia e si beve in abbondanza al fine di garantire fortuna, prosperità e abbondanza per il nuovo anno.

Ecco di seguito una serie di usanze e riti ormai entrati a far parte delle nostre abitudini.

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I fuochi ed i botti: un classico della tradizione napoletana, oltre a salutare il nuovo anno, con il loro rumore i botti spaventano le energie negative allontanandole da noi. Attenzione alle mani! Io sono contrario, anche perchè creano sempre incidenti e poi fanno spaventare i nostri piccoli amici a quattro zampe.

Indossare qualcosa di nuovo e di rosso: solitamente biancheria, regalata, da utilizzare una sola volta, il giorno seguente va buttata. Il rosso è il colore simbolo di forza, sicurezza e vitalità. Secondo alcuni sarebbe mutuato da una usanza cinese per altri questa tradizione risalirebbe ai tempi dell’impero romano, quando uomini e donne indossavano appunto qualcosa di rosso per il Capodanno Romano come buon auspicio.

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Bacio sotto il vischio: una usanza francese questo tradizionale bacio! Il vischio simboleggia l’unione del sole e della luna, promettendo alla coppia fedeltà e intesa. Secondo i Celti il vischio è il dono degli dei simbolo di perfezione e benessere. Oltre all’aspetto legato agli innamorati si appende il vischio per allontanare gli spiriti maligni da casa. Se gli spiriti sono già in casa occorre arieggiare una stanza buia poco prima dello scoccare del nuovo anno e contemporaneamente occorre aprire le finestre anche in una stanza illuminata per accogliere nelle mura domestiche gli spiriti del bene

Mangiare uva: usanza tipica dei cugini spagnoli, che tra il primo tocco di mezzanotte e l’ultimo mangiano velocemente dodici chicchi d’uva nera, esprimendo per ciascuno un desiderio.

Mangiare lenticchie: è una delle cose che preferisco e che faccio volentieri, anche perchè fa parte della tradizione e del cenone. Simboleggiano ricchezza e abbondanza, inoltre ricordatevi di avere in tasca qualche moneta o qualche chicco di grano. Un vecchio rito prevede di tenere stretta tra le dita una moneta a mezzanotte come augurio di moltiplicazione all’infinito.

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Mangiare datteri e fichi: simbolo di fortuna e abbondanza già utilizzati dai Romani, perché il nuovo anno porti con se dolcezza e vita.

Buttare cose vecchie dalla finestra: da bambino mi ricordo che uscire il 1 gennaio era come andare su un campo di battaglia, per strada trovavi di tutto! Napoli docet…Questo rito equivale a rompere con il passato preparandosi con il cuore sgombro alle sorprese del futuro.

Portafortuna tradizionali: Campanellino: perché il suono dissolve le energie negative.
Maialino alias zampone sinonimo di fecondità e abbondanza. La pigna  perché deriva da un sempreverde simbolo di longevità. Il quadrifoglio perché come la croce evoca la ruota, il movimento, inoltre attira la fortuna in quattro ambiti diversi: amore, lavoro, finanza e salute. La chiave perché apre la porta alle sorprese del futuro.

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Un borsellino con lenticchie  perché per analogia si riempirà di denaro. Il diaspro rosso perché la pietra allude alla continuità tra passato e futuro. La candela perché la fiamma accende la passione e riscalda il cuore. La melagrana perché con i suoi chicchi rossi evoca l’allegria e la fertilità.  Il tappo perché la bottiglia stappata libera le emozioni e affratella nel brindisi. Il braccialetto a forma di serpente perché evoca l’eternità.

Esistono una serie di riti magici che possono essere eseguiti facilmente da ciascuno di noi. Per esempio si può riempire una bacinella d’acqua e mettere a galleggiare due chicchi di grano, uno per voi e l’altro per l’amato bene. Se le punte si avvicinano tutto ok, se divergono occorre preoccuparsi.

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Ma non pensiate che solo noi italiano siamo superstiziosi, tutto il mondo è pieno di riti legati a questo giorno. Ne riporto qualcuno.

Israele: subito dopo mezzanotte consumano una mela cotta con miele, affinché tutto l’anno sia dolce com’è iniziato.

Germania: a mezzanotte si arrotola il vecchio calendario legandolo con nove giri di filo rosso e bruciato alla fiamma del caminetto ripetendo “brucia, brucia libero dai giorni passati, i dolori dell’anno vecchio non torneranno mai più”.

Inghilterra: si prepara il pudding del Buon Anno  composto di 13 ingredienti diversi, quante sono le lunazioni dell’anno. A mescolarlo toccherà a turno a tutti i membri della famiglia, dal più vecchio al più giovane, girando l’impasto per nove volte in senso orario. Prima di infornare bisogna inserirvi piccoli oggetti rituali che forniranno un responso per l’anno nuovo a chi li troverà nella propria fetta: il ditale, promessa di successo, l’anello d’amore, la moneta di ricchezza e un sasso che annuncia guai.

Russia: si usa aprire la porta al dodicesimo rintocco della mezzanotte per far entrare l’anno nuovo.

Non mi resta che salutarvi e ricordavi che il buongusto è sempre la prima regola.