Finalmente sono riuscito a visitare l’interessante mostra dedicata a Jeff Koons che dal 2 ottobre 2021 è ospitata a Palazzo Strozzi, a cura di Arturo Galansino e Joachim Pissarro. La mostra porta a Firenze una selezione delle più celebri opere di un artista che, dalla metà degli anni Settanta a oggi, ha rivoluzionato il sistema dell’arte internazionale.
Sviluppata in stretto dialogo con l’artista, la mostra Jeff Koons. Shine ospita prestiti provenienti dalle più
importanti collezioni e dai maggiori musei internazionali, proponendo come originale chiave di lettura
dell’arte di Koons il concetto di shine (lucentezza) inteso come gioco di ambiguità tra splendore e bagliore,
essere e apparire.


Protagoniste sono opere che raccontano oltre 40 anni di carriera, dalle celebri sculture in metallo
perfettamente lucido che replicano oggetti di lusso, come il Baccarat Crystal Set (1986) o gli iconici giocattoli
gonfiabili quali i celebri Rabbit (1986) e Balloon Dog (Red) (1994-2000), fino alla re-interpretazione di
personaggi della cultura pop come Hulk (Tubas) (2004-2018), o alla re-invenzione dell’idea di ready-made
con l’utilizzo di oggetti di uso comune come One Ball Total Equilibrium Tank (Spalding Dr. JK 241 Series)
(1985).


Autore di lavori entrati nell’immaginario collettivo grazie alla capacità di unire cultura alta e popolare, dai
raffinati riferimenti alla storia dell’arte alle citazioni del mondo del consumismo, Koons trova nell’idea di
shine (lucentezza) un principio chiave delle sue innovative sculture e installazioni che mirano a mettere in
discussione il nostro rapporto con la realtà ma anche il concetto stesso di opera d’arte. Per Koons il significato
del termine shine è qualcosa che va oltre una mera idea di decorazione o abbellimento e diviene elemento
intrinseco della sua arte. Dotate di una proprietà riflettente, le sue opere accrescono la nostra percezione
metafisica del tempo e dello spazio, della superficie e della profondità, della materialità e dell’immateriale.
Le opere dell’artista americano pongono lo spettatore davanti a uno specchio in cui riflettersi e lo collocano
al centro dell’ambiente che lo circonda.


Con Marcel Duchamp ed Andy Warhol come primaria fonte di ispirazione, Koons realizza opere che hanno
suscitato un ampio dibattito critico e innescato polemiche, ottenendo però allo stesso tempo uno
straordinario successo. La sua arte unisce pop, concettuale e postmoderno dimostrando come l’opera d’arte
agisca quale metafora più ampia della società e della comunità.

Titolo Jeff Koons. Shine
Sede Firenze, Palazzo Strozzi
Periodo 2 ottobre 2021-30 gennaio 2022