“Fama di loro il mondo esser non lassa: Misericordia e Giustizia gli sdegna. Non ragioniam di lor; ma guarda e passa”.

Direi che in questi giorni si è parlato, e scritto, davvero tanto sulle fashion blogger e sull’articolo di Simone Marchetti.

Ma sapete che idea mi sono fatto? Il bue chiama cornuto all’asino.

Si è proprio così.

Perchè se dal canto loro le criticate (io in prima linea) fashion blogger sono autocelebrative e narcisiste, fotografandosi in ogni istante del giorno, mi sembra che  il Sig. Marchetti non si sia mai tirato indietro davanti ad un obbiettivo!

Nell’ultima fashion week io stesso l’ho incontrato diverse volte alle sfilate, vestito in maniera non proprio da passare inosservato, e con molto piacere, mai infastidito, si è lasciato fotografare, anche lui davanti al muro attiguo ad un marciapiede. Proprio come per le fashion blogger, da lui criticate, la strada è stata anche per lui lo scenario! Basta googlarlo e mi appare sempre fotografato on the road.

Di Santi e Beati l’Italia abbonda quindi non vorrei che quell’articolo fosse considerato come una pagina storica. Perchè poi se proprio lo vogliamo scrivere credo che la critica ci sia sempre stata, anche io, nel mio piccolo, ho sempre scritto in merito anche prima di Lui. La differenza sostanziale è che il detto ha più potere essendo editor di Repubblica.

Un giornalista di moda importante riceve meno cadeau da parte dei brand rispetto ad una blogger importante?

Non so perchè ma mi viene di rispondere con assoluta certezza: NO.

Mi piace poi soffermarmi su un punto. Icona di stile scrisse di lui la Tamu di Grazia. Di stile di chi? Stile quale?

Io come molti altri miei lettori ci siamo posti questo quesito. Secondo il mio punto di vista intorno allo stile ed eleganza il detto non incarna nessuna icona, come non la incarna nessuna delle fashion blogger.

Perchè? Semplice. Ognuno di Noi ha la sua idea di stile. Lo stile lo facciamo Noi. Per esempio trovo deplorevole e privo di gusto l’uomo con la pochette in mano, direi che è un accessorio da donna. Ma se a Lui piace la porti pure, ma non si scriva che portare la pochette è di stile!

Capitolo a parte l’eleganza. In vita mia ho conosciuto pochissimi uomini eleganti tra i quali annovero un nobile duca napoletano sui settanta anni che se gli chiedessi cosa ne pensa delle fashion blogger o di Simone Marchetti mi potrebbe chiedere incuriosito: “Come nasce?”.

Ma se gli chiedessi notizie sulla sua cravatta sartoriale starebbe ore a raccontarmi storie legate a quell’accessorio.

Ad ogni livello della società la comunicazione arriva in maniera diversa attraverso gradi e persone differenti. Per questo motivo esistono giornali e blog con un target differente!

In conclusione eviterei santificazioni inutili ed appellativi inappropriati.

Ognuno si vesta come gli sembri più consono alla sua persona, riconosca i propri peccatucci e non si erga a mito di stile. Però facciamo in modo che la moda ritorni ad essere una nobile arte e non mercificazione.

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