Quest’anno, all’interno della 68ma Mostra del cinema di Venezia, sono due le opere patrocinate dalla Sezione Italiana di Amnesty International, entrambe in programma nella sezione ‘Controcampo’.
‘Black block’ di Carlo A. Bachschmidt, prodotto e distribuito da Fandango, in concorso mercoledi’ 7 nella sezione ‘Controcampo’, porta sullo schermo la memoria ancora viva di quanto accaduto nella notte tra il 21 e il 22 luglio 2001 nella scuola Diaz di Genova, attraverso il ricordo e la testimonianza di ragazze e ragazzi di nazionalita’straniera che subirono gravi violazioni dei diritti umani durante l’irruzione delle forze di polizia. ‘Black block’ da’ voce a queste persone, al loro trauma e al percorso intrapreso per superarlo.
La loro e’ una voce largamente trascurata nel decennio trascorso da quella che Amnesty International ha definito una ‘macchia inaccettabile nella storia dei diritti umani in Italia’e su cui ha lanciato una nuova campagna (http://www.amnesty.it/italia_polizia_operazione_trasparenza) per chiedere all’Italia di introdurre il reato di tortura, gli strumenti per prevenire e punire gli abusi di funzionari e agenti delle forze di polizia e le misure per identificare gli agenti impegnati in operazioni di ordine pubblico.
‘Io sono’ di Barbara Cupisti, prodotto da Faro Film in collaborazione con Rai Cinema, distribuito da Rai Cinema e 01 Distribution, in programma domenica 10 come evento della sezione ‘Controcampo’,racconta le traversie del viaggio, le difficolta’ dell’arrivo e la condizione di invisibilita’ di migranti e rifugiati giunti in Italia, spinti dalla fame, dalla miseria, dalla tortura e dalla guerra. Sono storie di diritti negati e, insieme, di dignita’ mai persa e difesa fino in fondo, cosi’come difendono l’obiettivo di migliorare il proprio futuro.
Sempre nell’ambito della Mostra del cinema di Venezia, il 10 settembre la Sezione Italiana di Amnesty International prendera’ parte a un dibattito su cinema, liberta’ d’informazione e diritti umani.