Dal 4 giugno al 27 novembre 2011, il video artista Fabrizio Plessi esporrà all’interno del Padiglione Venezia (Giardini della Biennale) l’opera Mariverticali realizzata per Louis Vuitton in occasione dei Louis Vuitton Trophy (La Madalena 22/05 – 06/06 2010 e Dubai 12/11 – 27/11 2010).
Grazie al contributo di Arzanà Navi e Louis Vuitton viene restituito alla Città il Padiglione Venezia dopo un consistente intervento di restauro, che ha interessato la struttura e gli interni dell’edificio progettato da Brenno del Giudice nel 1932.

La videoinstallazione di Plessi riecheggia la passione per il mare e la vela, che da sempre anima sia Louis Vuitton, Maison proprietaria dell’opera d’arte, sia Arzanà Navi, azienda veneta che realizza imbarcazioni di lusso e organizzatore della mostra.

L’acqua che bagna e purifica tutte le secche del nostro quotidiano.” Un’acqua virtuale, quella di Plessi, leggera e penetrante al tempo stesso, che si apre agli infiniti spazi della mente. Un’acqua simbolo di energia primaria che viene contaminata dall’elemento tecnologico per eccellenza, il video.

Per la 54° Esposizione Internazionale d’Arte, Plessi propone una nuova visione della sua “flotta digitale”, che si sviluppa in maniera simbiotica all’interno della struttura a emiciclo del Padiglione Venezia, riempendone gli imponenti spazi con un grandioso concerto d’acque in continuo movimento e divenire. 

Imbarcazioni in acciaio nero emergono diagonali dall’oscurità di bacini di acqua nera e che richiamano nella forma il sandolo la tipica imbarcazione veneziana. Le immagini che scorrono lentamente e ipnoticamente sui video schermi che occupano la chiglia di ogni barca e i rispettivi sonori evocano le correnti e i flutti di simbolici mari.

Colonne sonore e immagini evocative di mari lontani si agitano nello spazio etereo che le circonda. L’antica saggezza dell’uomo e l’artigianalità si fondono con la tecnologia più avanzata in una perfetta simbiosi tra passato e futuro. Le barche in navigazione sono inoltre una metafora della vita dell’artista, che viaggia su terreni nuovi e sconosciuti nell’agitato mare in tempesta dell’arte, ma che, saldo al timone della propria opera, sa sempre dove approdare.
Per questa ragione la flotta pietrificata di Plessi non naviga, ma le sue arche di Noè della contemporaneità si elevano verso l’alto, portatrici di speranza di una possibile salvezza per il genere umano.

Fabrizio Plessi ricordiamo che ha creato la prima borsa digitale della storia. L’emblematica shopping bag Sac Plat in pelle Epi nera di Louis Vuitton è stata fornita di schermo ultra piatto TFT-LCD che visualizza le immagini di oro fuso che cola lentamente attraverso una grande incisione del logo LV, che in questo modo viene portato in vita in modo innovativo e spettacolare. La borsa Molten è stata prodotta in edizione limitata di soli 88 pezzi – numero fortunato in Cina.