Foulard da uomo: metodi per annordarlo

Il foulard da collo, chiamato anche cache col, per questa estate soppianta definitivamente la cravatta. Sarà la voglia di una moda più rilassata, di una eleganza sofisticata ma easy, ecco che questo pezzo di stoffa al collo, le cui origini risalgono ai mercenari croati del XXVII secolo che lo indossava per rendere più facile l’identificazione dei propri camerati sul campo di battaglia, è il must di stagione. Cary Grant lo portava sia con la camicia che con il maglioncino.

Attenzione. Non pensate che il fazzoletto al collo sia meno caldo di una cravatta! Vi posso garantire che,  a secondo di come verrà legato intorno al collo, in alcuni casi può essere ancora più fastidioso, anche se meno costrittivo di una cravatta,  poiché cinge dolcemente il collo ma si sposta continuamente.

Il cache col per qualche tempo è stato indossato come simbolo di contestazione o identificativo di persone additate come omosessuali o libertini. Dalla Croazia il foulard arrivò poi in Francia, adottato alla corte del re Luigi XIV, per poi passare in Inghilterra quando Carlo II fu richiamato dal suo esilio per restaurare la monarchia nel 1660. Qui George Brummel creò una vera e propria arte nell’annodarlo.
Come deve essere il foulard da collo
Il foulard da collo può essere in cotone, lino o seta. Non deve essere spesso ed ingombrante (per intenderci non deve avere la tessa consistenza di un foulard femminile), non dovrebbe essere ne più lungo e ne più largo di una sciarpa di seta classica. Meglio a tinta unita o a motivi come pois, paisley o quadretti, le macro stampe fanno solo effetto macchia non distinguendosi il disegno.


Come indossare il fazzoletto da collo
Si porta con una camicia con il collo sbottonato e va idealmente annodato con un semplice nodo all’altezza del pomo d’Adamo, lasciando le estremità pendere. Potrebbe fare effetto boy scout tipo “giovani marmotte” di Topolino, ma è un rischio che si può correre. Le estremità possono essere lasciate all’esterno o inserite nella camicia. Nel caso in cui abbiate la necessità di coprire maggiormente il collo, ad esempio se possedete un petto troppo villoso, fate passare due volte il foulard attorno al collo prima di annodarlo.
C’è la versione americana di Fred Astaire, grande estimatore del fazzoletto da collo, che annodava il foulard al centro con un nodo all’altezza del pomo d’Adamo, per poi arrotolare i due lembi fino al collo facendoli ritornare sotto il nodo. Questi venivano poi fatti passare sotto il nodo e poi sopra.


Se volete ricreare un nodo alla Brummel arrotolate il foulard attorno al collo finché le estremità siano abbastanza corte per essere annodate due volte assieme in maniera appropriata.
Altro metodo e quello di portarlo morbido intorno al collo e di legarlo al centro con un nodo, a mo’ di cravatta, inserendo le punte fuori o dentro la camicia, a seconda del tipo di abbigliamento se casual o elegante. E per finire possiamo anche portare il nostro foulard senza annodarlo, ma semplicemente facendolo passare intorno al collo con le estremità nascoste ai lati senza portarli al centro.
Come avete visto esistono davvero tante modalità, più o meno facili, l’importante e che si adattino al vostro fisico e stile.