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Napoli 25 novembre

presso la 1Opera, via Vincenzo Bellini 26, l’artista Nino Longobardi espone l’installazione Dante e Virgilio che ancora una volta vede dei teschi al centro della sua ricerca. Due, in dialogo tra loro, ad esemplificare l’essenza di quello che sono oggi l’arte e la storia, rispetto a ciò che dovrebbero essere e a quello che sono state in passato.
L’opera sarà la prima di una serie di multipli, circa 120, che impegneranno l’artista in un processo inedito che muove i primi passi presso gli spazi di 1Opera.

Nino Longobardi, classe 1953, è una figura di rilievo dell’arte contemporanea italiana. Maturato artisticamente con Lucio Amelio l’artista ha attraversato un percorso di ricerca che si è snodato tra una serie di aree d’interesse che andavano dallo spazio e l’architettare nello spazio fino alla figura umana, sintetizzata in pochi decisi tratti di pennello, matita e carboncino.
Il successo internazionale arriva negli anni ’80 in concomitanza con un evento profondamente tragico per Napoli: il terremoto del 23 novembre 1980. L’evento coinvolge Longobardi a trecentosessanta gradi e lo pone di fronte ad una questione importante, al quale l’artista riuscirà a rispondere positivamente.

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Può fare qualcosa l’arte di fronte alla morte, alla distruzione rappresentata dalla natura?
Ne viene fuori un appello lanciato ai più grandi nomi dell’arte che si riuniscono per parlare di natura alla natura: Carlo Alfano, Joseph Beyus, Enzo Cucchi, Michelangelo Pistoletto, Andy Warhol, Ernesto Tatafiore, sono solo alcuni degli artisti che diedero vita a Terrae Motus, ancor’oggi presente negli spazi della Reggia di Caserta.
Fu quello un segnale forte nella nebbia di disperazione che appiattiva il Sud Italia.  A partire da quel momento Nino Longobardi non si è più fermato: in giro per il mondo tra il Guggenheim di New York, l’Istituto d’Arte contemporanea di Boston, la fondazione Mirò di Barcellona, ma anche Parigi, Berlino, Copenhagen, la ricerca di Longobardi è approdata a nuove prospettive sull’uomo, da sempre fulcro della sua analisi artistica.
Un’ analisi che propone l’essenziale dell’essere maschile in una luce nuova, minimalista ed essenziale.

Info:
1 Opera, Napoli
Via Vincenzo Bellini 26
Info.1opera@gmail.com
www.largobaracche.org

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