profumo

Come e dove si spruzza il profumo.

Come si spruzza il profumo, o meglio ancora come si indossa, è un argomento molto interessante quanto importante poiché tra un’applicazione corretta e una sbagliata può cambiare la struttura stessa del profumo e la sua durata. Scopriamo insieme dove e come applicare il profumo.
La regola fondamentale è che il profumo si vaporizza nelle parti calde, dove pulsa maggiormente il sangue. Esistono alcuni accorgimenti per fare in modo che la fragranza sprigioni al meglio il suo odore e duri il più possibile, sia in caso di profumi da donna che da uomo. Occorre guardare al nostro corpo come ad una sorta di diffusore: tanto più sarà forte il calore tanto più le note olfattive saranno sprigionate.
Questi accorgimenti sono pensati per la profumeria artistica, e non per quello commerciale, in cui è presente materia sintetica. Il vantaggio della profumeria artistica è che l’essenza più si avvicina alla purezza più permane su qualsiasi base su cui si posa, non alterandosi: sia essa la pelle, un abito, stoffa o su qualsiasi altra cosa. L’essenza pura rimane se stessa a differenza dell’essenza chimica, o simil chimica, che invece si altera. Nei profumi commerciali c’è il petrolatum che tiene sù una struttura di prodotti sintetici, con lo svantaggio di rendere i profumi un po’ simili fra loro.


Partendo da questo presupposto non esiste un solo modo per indossare il profumo. L’unica cosa che ci insegna la storia, dal medioevo ad oggi, è che l’essenza deve essere a contatto in un punto del corpo che emana calore.
Esaminiamo quindi i punti del corpo dove spruzzare il profumo
Attenzione: la prima regola è quella di spruzzarlo almeno circa 15-20 cm dal punto del proprio corpo.
Ombelico. Sicuramente è il punto più importante ed anche quello meno diffuso. Proprio l’ombelico emana il calore da tutto il corpo, dal basso verso l’altro e viceversa, è un calorifero del corpo. Anche Frédéric Malle, inventore della nota fragranza Portrait of a Lady, consigliava l’ombelico come punto dove spruzzarlo e per renderlo più duraturo. Non esagerate con la quantità.


Interno del gomito. Essendo una zona in costante movimento genera molto calore. E’ un ottimo punto del corpo.
Fianco. Da non sottovalutare la zona che va dall’ascella alla vita. Consigliata per gli uomini.
Dietro al ginocchio. Indicato per le donne. Anche questa parte è in costante movimento durante la giornata e generano molto calore. Il profumo dal basso salirà gradatamente verso l’alto con il passare delle ore. Marta Marzotto consigliava questo punto soprattutto per l’estate e per indossare un abitino.
Caviglia. Sia per gli uomini che per le donne. Fregando con calze o direttamente con le scarpe, genera calore.


Seno e torace. Era molto diffuso per le donne nel medioevo profumarsi il seno. Per gli uomini il torace.
Polsi. sicuramente la parte più utilizzata da tutti. Nel caso della profumeria artistica non è valida la regola che fregarsi i polsi è sbagliato. Evitate di spruzzare il profumo nel dorso della mano ( troppo secco) e sul palmo della mano ( troppo bagnato). Attenzione se si indossano bracciali o orologi i profumi possono modificarsi interagendo con i metalli.


Orecchie. In questo punto caldo le vene sono molto vicine alla superficie cutanea.
Collo. sconsigliato, soprattutto per le donne e per l’estate. Potrebbe provocare allergie e rossore essendo una zona molto sensibile.
Oltre al corpo vi sono altri modi di spruzzare il profumo.


Capelli
I capelli sono un ottimo vettore della fragranza ma mai spruzzare da vicino sempre almeno da 20 cm di distanza. I capelli intrappolano il profumo e lo sprigionano ad ogni movimento. Attenzione però a non utilizzare profumi aggressivi sui capelli, ma soltanto profumi appositi che non danneggiano né seccano il capello poiché i profumi sono a base. Nel medioevo venivano spruzzati prima su un pennello e poi passati sui capelli.
Vestiti
Consiglio di spruzzarli all’interno degli abiti in modo che indossandoli il calore del corpo sprigioni al massimo l’essenza. Anche in questo caso occorre spruzzarli almeno a 20 cm. Attenzione al vetiver e patchouli, sono le uniche essenze che potrebbero macchiare se spruzzate da vicino. Utilizziamoli sul collo della camicia, su un foulard, all’interno di un cappotto o di un piumino, all’interno di un maglione in inverno è un ottimo espediente poiché il profumo rimane intrappolato nelle fibre ed il calore che la lana sviluppa sul corpo ne amplifica l’effetto. In estate sarebbe meglio spruzzare il profumo sugli abiti e non sulla pelle per evitare reazioni con il sole ed il sudore. In ogni caso spruzzare il profumo almeno mezz’ora prima di uscire ed evitare il contatto con il sole che potrebbe creare problemi di fotosensibilizzazione provocando macchie cutanee di inspessimento ed indurimento della pelle.


Effetto nuvola
Spruzzare il profumo nell’alto e lasciarlo cadere addosso. E’ una modalità spesso utilizzata dalle regine arabe, che amano profumare i capelli.
Consiglio su come spruzzare il profumo prima dell’acquisto
Come sappiamo un profumo è composto da tre basi di piramide olfattiva, quindi occorre un pò di tempo affinché il profumo si evolva e si possa apprezzare nella sua pienezza. Solitamente per la prova di un profumo si utilizza la moiette di carta. Il profumo, parliamo sempre di profumi con essenze pure e non sintetiche, va spruzzato ad una distanza di 20-30 cm. In questo modo si guadagnano almeno 10 minuti per l’evolversi della fragranza. Il mondo arabo detta legge sul profumo, forse è l’unico popolo che ha continuato ad usare il profumo come nel passato. Le donne arabe di alto livello sociale non voglio mai la moiette. Spesso si utilizzano delle piume di oca nere sterilizzate. In questo modo la piuma trattiene il profumo ma ha più areazione. Molto le regine lo spruzzano sul chador.
Si ringrazia per i consigli Katia Pastacaldi, store manager a Firenze di AVERY PARFUME GALLERY